Statement

Exploro y persigo la continua búsqueda de la calma y la conexión íntima con uno mismo a través de la interacción de la vibración del color, la materia y la energía del Universo. Inspirada en los principios de la Cábala, tomo como referencia las sefirot:

•⁠ ⁠Guevurá, que representa la fuerza y el rigor,

•⁠ ⁠Netzaj, que simboliza la victoria y la persistencia,

•⁠ ⁠Jesed, que encarna la misericordia y la bondad.

Me sumerjo en los matices emocionales y espirituales de estas emanaciones utilizando el pigmento, la forma y la materia. Mi propósito es ofrecer una experiencia sensorial que permita al espectador convertirse en un canal, estableciendo una conexión que trasciende lo terrenal y se entrelaza con lo divino.

La flor, en su forma y apariencia, se convierte en un símbolo de la dualidad femenina y masculina, reflejando la complejidad inherente al ser. Cada pieza que compone este nuevo proyecto es una plegaria visual y sonora, un llamado a la trascendencia y al entendimiento profundo de las energías que nos rodean y nos conforman.

PK

2024

Statement

Esploro e perseguo la continua ricerca della calma e della connessione intima con me stessa attraverso l'interazione tra la vibrazione del colore, la materia e l'energia dell'Universo. Ispirata ai principi della Cabala, prendo come riferimento le sefirot:

- Ghevurà, che rappresenta la forza e il rigore,

- Netzach, che simboleggia la vittoria e la perseveranza,

- Chesed, che incarna la misericordia e la bontà.

Mi immergo nelle sfumature emotive e spirituali di queste emanazioni utilizzando il pigmento, la forma e la materia. Il mio scopo è offrire un'esperienza sensoriale che permetta allo spettatore di diventare un canale, stabilendo una connessione che trascende il terreno e si intreccia con il divino.

Il fiore, nella sua forma e apparenza, diventa un simbolo della dualità femminile e maschile, riflettendo la complessità intrinseca dell'essere. Ogni pezzo che compone questo nuovo progetto è una preghiera visiva e sonora, un richiamo alla trascendenza e alla comprensione profonda delle energie che ci circondano e ci plasmano.

PK

2024

Rapporti di sensi... Una preghiera tra immagini e pensieri

La sua passione per la stampa l'ha portata a seguire laboratori di sperimentazione visiva, cianotipia e stampa giapponese.

In tutte le opere esposte in mostra si colgono elementi di questi approfodimenti. Una delle caratteristiche principali delle sue opere è la poesia delle forme, il loro equilibrio e la loro armonia. Nelle sue stampe, monocopie utilizza elementi naturali come fiori e piante e parte del loro DNA: il risultato è una composizione nello stesso tempo naturalistica e astratta, colorata, dove nulla è lasciato al caso.

Tante tecniche per un materiale, come la carta, che assorbe il colore, spesso in maniera imprevedibile, o che può essere bucata, punzonata e graffiata, presentando un immagine tridimensionale e materica.

Scrive l'artista stessa: "Afferrarsi a uno stato fugace per poi esporsi. Aprirsi a tutto quello che c'è nel mondo che ci circonda, senza alcuna distinzione di forma o natura. Colori, texture, trasparenze, gesti, impronte, esplosioni di colore e l'arte di registrare istanti che transitano. Il mondo non si lascia solo conoscere come una molteplicità di sostanze separate dai contorni, che si potrebbero semplicemente guardare o toccare, ma si esprime nel ricordo di tutto il vissuto".

Ermanno Tedeschi

2023

Cápsula “Mecánica Divina”

Parafraseando las palabras de Ruth Cobo, maestra de Cabalá, “Las flores y los frutos son una expresión de su bondad.” Esta se vierte a través de la esencia vibratoria de sus colores y luminiscencia, en beneficio sanador de las dolencias del ser humano.

Las plantas captan el 99% de la LUZ-OR (Vibración) y nos entregan todo este caudal energético a través de su rocío. En este sutil fenómeno tomamos toda la savia de la flor.

Decido iniciar una búsqueda de reconstrucción personal, partiendo de la autorreferencia y con la mirada hacia un conocimiento universal. A través de la selección de tres momentos significativos de mi vida, inicio una búsqueda para reflexionar y sanar estos dolores del alma. Convertí al calendario hebreo estas fechas, luego recurrí a TANIA (Libro filosófico de misticismo jasídico y cabalístico escrito por Schneur Zalman). De aquí descubro una sincronicidad entre los relatos de la lectura y los acontecimientos de mi vida.

La libertad de las herramientas del lenguaje artístico, dio lugar a un diagrama de conexiones entre diferentes disciplinas donde se fusionan las referencias de la cabalá; mi historia e imágenes que combino con la experiencia de las flores de Bach, como recurso espontáneo para dar sentido a la sanación.

PK
2023

Capsula “Meccaniche Divine”

Parafrasando le parole di Ruth Cobo, maestra di Cabala, i fiori e le frutte sono un'espressione della sua bontà, questa si versa attraverso l’anima vibratoria i suoi colori e luminescenza, con i benefici sanatori della dolenzia dell’ essere umano. Le pianti catturano il 99 % della LUCE - OR (vibrazione) e ci consegna tutto questo caudale energetico attraverso della sua rugiada.

In quel sottile fenomeno, prendiamo tutta la linfa del fiore. Ho deciso di iniziare una ricerca di ricostruzione personale, partendo della autoriferenza e con lo sguardo fino a un conoscimento universale. Attraverso della selezione di tre momenti significativi della mia vita, inizio una ricerca per riflessionare e guarire questi dolori dell’anima. Ho converso al calendario ebraico quelle date, dopo ho ricorso a “TANIA”(libro filosofico di misticismo cassidico e cabalistico scritto per Schneur Zalman). Di qua scopro una sincronia tra i racconti della scrittura e gli avvenimenti della mia vita.

La libertà degli strumenti del linguaggio artistico, ha dato luogo a un diagramma di conezioni tra diverse discipline, dove si fondono le referenze della Cabala; mia storia e immagini che confinano con le esperienze dei fiori di Bach come ricorso spontaneo per dar senso alla sanazione.

PK 2023

Monocopia II

Amarrarse a un estado azaroso para luego exponerse. Abrirse a todo lo que esta en el mundo circundante sin distinción de forma ni de naturaleza.

Colores, texturas, transparencias, gestos, huellas, explosiones de color y el arte de grabar instantes transitados.

El mundo no se da a conocer como una multiplicidad de sustancias separadas por contornos que se podrían tocar o recorrer con los ojos, sino en el recuerdo de lo vivido.

PK
2021

Stampa II

Afferrarsi a uno stato fugace per poi esporsi. Aprirsi a tutto quello che c’è nel mondo che ci circonda senza alcuna distinzione di forma o natura.
Colori, testure, trasparenze, gesti, impronte, esplosioni di colore e l’arte di registrare istanti che transitano. 
Il mondo non si lascia solo conoscere come una molteplicità di sostanze separate dai contorni che si potrebbero semplicemente guardare o toccare, ma nel ricordo di tutto il vissuto. 

PK
2021

Yo dentro la piel

Piel [Lat. pĕllis]. En el sentido genérico, órgano que reviste el externo del cuerpo de los hombres y de los animales. Llamada también cute.

"Que desde los huesos la piel se informaba" (Dante).

Hace referencia a la primera infancia, vínculo inaugural y decisivo entre el bebé y la madre. Ligado al pensamiento y deseo de la relación con el propio cuerpo como con el cuerpo materno.

Con la piel aprendo a establecer barreras protectoras con el mundo. 

Sensaciones de dolor físico y psíquico.

Mi piel infinito peso de los kilos, presión de otras identidades sobre cada centímetro.

Piel que se arruga, se pliega, desgarra, sumergida en mi misma.

Sentirme sin piel, sentirme descubierta.

PK
2021

Io dentro la pelle

Pèlle s. f. [lat. pĕllis]. – 1. a. In senso generico, organo di rivestimento esterno del corpo dell’uomo o degli animali, detta anche cute. 

"Che da l’ossa la p. s’informava" (Dante)

Si riferisce all’infanzia e al vincolo inaugurale e decisivo tra il neonato e la madre.
Legato al pensiero e al desiderio della relazione tra il proprio corpo e quello materno. 
La pelle si fa barriera protettrice rispetto quello che c’è al di fuori.
Sensazione di dolore fisico e psichico.
La mia pelle, infinito peso in chili, pressione di altra entità sopra ogni centimetro.
Pelle che si aggrinzisce, che si appiccica, pelle distesa, pelle sommersa in se stessa.
Poi sentirsi senza pelle, sentirsi scoperti.

PK
2021

Las pieles que habito

Pieles separadas por contornos que se podrían tocar o recorrer con los ojos. Percibir el mundo en profundidad... por capas, por años, por amores, por distancias, por encuentros.

PK
2019

La pelle che abito

Pelle separata dai contorni che si potrebbe sia toccare che guardare. Percepire il mondo in profondità… per strati, per anni, per amori, per distanze, per incontri.

PK
2019

Attraversiamo

Alucinaciones alusivas a los muros dibujados en la ciudad que se componen de capa sobre capa; estampas, gráficas y pinturas.

Acumulan y sostienen gestos. El gesto de mirar y dejar huellas físicas en el límite. Texto/palimpsesto. Los obstáculos son convertidos en medios en el proceso donde se expresa la superficie y el acto de pintar.

La pintura tiene en el recuerdo fotogramas y biografías. Simultaneidad de existencias. Momentos y lugares... un todo que esta allí en la parte.

Karina Granieri
2016

Attraversiamo

Allucinazioni che alludono ai muri disegnati delle città che sono formati da strati sopra strati; stampe grafiche e pitture. Accumulano e sostengono gesti. Il gesto di guardare e lasciare impronte fisiche nel limite. Testo/palinsesto. Gli ostacoli si trasformano in mezzi nel processo dove si espressa la superficie e l’atto di pitturare.

Dentro la pittura c’è fotogramma e biografia. Simultaneità di esistenza. Momenti e luoghi… un tutto che sta dappertutto.

Karina Granieri
2016

Fotografía por Victoria Aljanati

Web por Bruno De Angelis